Bombardamento d’Israele sulla Siria: morti due soldati

Nella notte terribile bombardamento da parte d’Israele ai danni della Siria: nell’esplosione sono morti due soldati siriani, altri sette rimasti feriti.

La politica estera torna a raccontare vicende pregne di sangue e in continua guerra. Non sono per niente belle notizie quelle che arrivano dal Vicino Oriente. Nella notte un terribile bombardamento da parte d’Israele ai danni della Siria ha causato la morte di due soldati. Altri sette, dopo lo svariato lancio di bombe, sono rimasti gravemente feriti. Non è da escludere che altre corpi possano essere rimasti sotto le macerie nell’attacco areo con tanto di bombardamento a tappeto. Israele ha mirato e poi attaccato con precisione un commando di militare a sud di Damasco, secondo quanto riportato da Sana, agenzia di stampa ufficiale siriana. Quest’ultima ha, altresì, annunciato la morte dei due uomini con un comunicato: “L’attacco ha causato due vittime nell’esercito”.

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Attacco d’Israele alla Siria: sul bombardamento si pronuncia l’Osservatorio siriano

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Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano (Getty Images)

Il tutto è avvenuto nelle ore della notte. Come detto poc’anzi un attacco preciso, mirato, portato “a termine” per uno scopo ben preciso. In merito alla vicenda è intervenuto anche l’Osservatorio siriano dei diritti umani che ha evidenziato come i radi hanno preso d’assalto postazioni di Hezbollah e di sue milizie alleate nel nord della provincia meridionale di Daraa e a sudovest di Damasco.

Poco prima dei bombardamenti avvenuti nelle ore notturne, aveva preso parola il premier Benyamin Netanyahu. Dichiarazioni che poco rispecchiano i raid avvenuti poche ore dopo. Netanyahu ha parlato ai nuovi partner degli Emirati Arabi: “Ho invitato una delegazione degli Emirati Arabi in Israele. Li accoglieremo con il tappeto rosso, lo stesso con cui hanno accolto noi”. Ad annunciarlo lui stesso dopo l’arrivo ad Abu Dhabi delle delegazioni israeliana e Usa sulla base dell’accordo firmato con gli Emirati. Il premier ha poi concluso parlando del raggiungimento dello scopo finale: “L’obiettivo è quello della firma ufficiale a Washington di un accordo di pace. E sarà una pace calorosa”.

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