Serena Grandi attacca i romagnoli e cita Mussolini dopo la condanna

mussolini piazza

In un’intervista rilasciata a La Repubblica l’ex attrice confessa di aver perso tutti i suoi risparmi a causa della chiusura del suo ristorante. Oltre 700 mila euro, accumulati durante la sua carriera, andati in fumo per il fallimento del locale che aveva aperto in provincia di Rimini. Irregolarità sui libri contabili, alcuni di questi scomparsi, e il fallimento della società Donna Segreta, di cui era responsabile, hanno portato alla condanna da parte del tribunale romagnoli.

E proprio ai romagnoli Serena Grandi si rivolge nello sfogo dettato da una grande rabbia mista a delusione. Per l’ex attrice la chiusura del locale, avvenuta dopo la parte ne “La Grande Bellezza”, sarebbe stata “causa” (anche) dei romagnoli, che improvvisamente hanno smesso di andare a mangiare da lei. La Grandi poi rincara la dose, citando volontariamente (e apertamente) Mussolini quando dice che i romagnoli sono solamente “affittacamere” e “ruffiani”.

La donna ha comunque dichiarato che si appellerà andando al ricorso poi, una volta chiusa questa storia, se ne andrà via da Rimini.

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