Ilaria Capua sbotta sul Covid-19 e la seconda ondata in Italia

Ilaria Capua analizza la situazione del Covid-19 in Italia. Elogio per la gestione della pandemia ma anche un monito sui comportamenti da seguire

Ilaria Capua Covid-19
Medici al lavoro in reparto Covid (Getty Images)

Ilaria Capua ha parlato di Covid-19 a DiMartedì, trasmissione in onda su La7 condotta da Floris. La virologa, ma soprattutto direttrice dell’UF One Health Center, ha voluto fare il punto della situazione sulla pandemia attualmente in corso nel nostro Paese.

Un elogio al lavoro fin qui svolto in Italia; la linea stabile dei contagi è eloquente per la virologa, soprattutto se rapportata alla situazione negli altri Paesi europei, Francia ed Inghilterra su tutti, alle prese con un aumento esponenziale degli ammalati.

I complimenti, certo, ma anche il monito, che arriva giù duro e perentorio. La seconda ondata si propaga con la scelleratezza dei comportamenti; evitare nel modo più assoluto, quindi, atteggiamenti non consoni ma resistere per tutta la durata dell’inverno.

Ilaria Capua, dunque, traccia anche una linea temporale. Per la virologa sarà necessario far trascorrere tutto l’inverno per poi iniziare a ripristinare – lentamente e gradualmente – le vecchie abitudini, quelle pre Covid per intenderci.

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I dati della pandemia da monitorare e la carica del virus

Ilaria Capua Covid-19
Ricercatori al lavoro sul Covid-19 (Getty Images)

La virologa ha poi spiegato come rispettare tutti i protocolli sia necessario per evitare una nuova pandemia e svelato anche i dati della pandemia da monitorare con più attenzione. Sono i numeri dei ricoverati in terapia intensiva.

Gli ospedali, secondo la Capua, si stanno attrezzando per una possibile seconda ondata ma è certo prioritario non andare ad intasare i nosocomi, proprio come accadde all’inizio della pandemia. Ecco perché è fondamentale eseguire i tamponi e controllare i contagiati.

Già, ma il virus si è indebolito? La virologa ha ben chiaro il punto su quest’argomento. Il Covid-19 resta “molto contagioso” e quindi non si è indebolito di certo anche perché i virus pandemici hanno la caratteristica di diffondersi se non contrastati.

Non è mancato, poi, un paragone con l’Ebola, altro virus letale, senza cura e diffuso soprattutto nell’Africa centrale. Quest’ultimo ha una mortalità più alta rispetto al Covid-19, tra il 50 ed il 70% dei contagiati, ma è trasmissibile solo via ematica, e non via aerea.

Covid-19
Covid-19, ricercatori al lavoro (Getty Images)

La diffusione è quindi meno elevata del Sars-Cov-2, ma quest’ultimo è decisamente meno letale. La Capua ha poi aggiunto come sia fondamentale, per evitare il contagio, evitare i luoghi chiusi senza distanziamento prima di esortare la popolazione a sottoporsi al vaccino anti influenzale.

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