Covid, il principe William lo ha tenuto segreto: “Non respirava”

Clamorosa voce quella che arriva da Buckingham Palace. Il principe William è stato positivo al Covid e ha lottato contro il virus: “Non respirava”.

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Il principe William con la moglie Kate Middleton (Getty Images)

L’indiscrezione è stata lanciata dal tabloid inglese The Sun e ancora non è stata confermata da fonti ufficiali. Il noto giornale britannico rivela però come il principe William mesi fa sia stato contagiato dal Covid, avesse avuto sintomi e addirittura fosse arrivato al punto di non riuscire a respirare. Una notizia bomba resa nota a pochi giorni dal secondo lockdown inglese (Boris Johnson lo annuncerà a breve) e che rivela come non solo il principe Carlo sia stato attaccato dal virus. Suo figlio William anzi è stato veramente male a causa del Coronavirus, ma l’informazione (risalente alla scorsa primavera) non era stata resa nota per non allarmare il Paese.

I fatti risalgono allo scorso aprile, poche settimane dopo la positività di Carlo e quasi in contemporanea con la notizia del contagio del primo ministro inglese Johnson. Per questo William, o chi per lui, ha deciso di non far trapelare nulla riguardo la sua positività. Il The Sun però rivela: “Non respirava“.

Covid, William positivo. E si va verso un nuovo lockdown

Principe William rivalità con principe Harry
Principe William (Getty Images)

A breve la Gran Bretagna potrebbe seguire l’esempio di Germania e Francia. Johnson infatti annuncerà nei prossimi giorni il secondo lockdown generalizzato, misura resa necessaria dalla crescita esponenziale dei numeri riguardanti contagi, terapie intensive e decessi. Da inizio pandemia sono quasi 880 mila i casi accertati, oltre 41 mila le morti da Covid. Da una settimana nella nazione si registrano, giornalmente, oltre 20 mila casi: cifra che ha convinto il primo ministro a prevedere un secondo lockdown della durata di un mese.

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Boris Johnson, primo ministro britannico (Getty Images)

In Italia intanto rimane l’attesa per conoscere le misure contenute nel nuovo Dpcm che dovrebbe essere illustrato oggi da Conte. Oltre alla chiusura delle regioni è prevista una limitazione della didattica in presenza (garantita solo fino alla terza media) e un anticipo del coprifuoco su territorio nazionale alle ore 21. Quest’ultimo provvedimento, però, potrebbe essere delegato direttamente alle regioni.

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