Covid 19, bollettino del Ministero della Salute del 6 novembre

Il Ministero della Salute ha pubblicato il consueto bollettino di aggiornamento sull’andamento dell’epidemia di Covid 19: i dati aggiornati al 6 novembre.

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Covid 19, il bollettino del 6 novembre (Ministero della Salute)

Arriva il nuovo bollettino sull’andamento dell’epidemia di coronavirus in Italia. Sono 37.809 i nuovi contagi in 24 ore: il totale dall’inizio della pandemia sale quindi a 862.681 infezioni. Sale sia il numero dei guariti, che in 24 ore sono stati 10.586, sia purtroppo quello dei decessi che sono 446. Crescono ancora i ricoveri in terapia intensiva, che superano le 2.500 unità nel paese con un incremento di 124 unità.

I dati del bollettino, aggiornati al 6 novembre, fotografano il quadro della situazione nel Paese nel primo giorno di lockdown in quattro regioni. Oggi infatti entrano in vigore le restrizioni previste nell’ultimo DPCM: Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta e Calabria cominciano oggi una nuova chiusura che durerà almeno 14 giorni.

Troppo presto quindi per trarre conclusioni sull’efficacia delle misure adottate dal governo. Secondo alcuni esperti infatti i risultati si potranno valutare tra almeno 10 giorni. Nel frattempo però tutte le regioni stanno monitorando con attenzione la situazione: tra 14 giorni infatti il Ministero della Salute potrebbe decidere di cambiare colore, e quindi intensità delle restrizioni, alle regioni che per ora non vivono restrizioni troppo severe.

Covid 19, Ricciardi: “Ospedali in crisi, lockdown a Napoli”

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Covid 19, il bollettino del 6 novembre (Getty Images)

Proprio dal Ministero della Salute arriva un allarme sulla situazione ospedaliera. Walter Ricciardi, consulente del ministro Roberto Speranza, ha infatti dichiarato che in questo momento gli ospedali stanno subendo una pressione troppo alta. In alcuni nosocomi il rischio è quello di dover sospendere tutte le terapie non legate all’epidemia da SARS-CoV-2. Per questo motivo Ricciardi ha nuovamente invitato alla massima attenzione.

Sempre ai microfoni di Un giorno da pecora il consulente del Ministero ha dichiarato che, a suo parere, la città metropolitana di Napoli è una delle zone maggiormente a rischio. Per questo motivo ha sostenuto con forza la necessità di un nuovo lockdown anche nel capoluogo campano: la scelta troverebbe d’accordo il presidente della Campania Vincenzo De Luca, ma il sindaco Luigi De Magistris si è opposto con forza a questa possibilità.

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