Ricoverato per polmonite ma i medici lo scoprono: di che si tratta

All’ospedale Tor Vergata di Roma i medici hanno ricoverato uno spacciatore per polmonite ma nello stomaco gli hanno trovato qualcosa di inaspettato. Aveva ingerito ovuli di eroina.

ovuli cocaina
Fonte – Polizia di Stato

È un nigeriano l’uomo che nelle ultime ore viene costantemente sorvegliato, oltre che dal personale medico, dagli agenti della polizia di Roma. Il paziente, infatti, è stato ricoverato per polmonite ma nello stomaco i dottori gli hanno trovato vari ovuli contenenti eroina. Il trentontenne è stato portato d’urgenza all’ospedale dopo che le sue condizioni si erano pericolosamente aggravate. Una lastra ha rivelato l’incredibile verità: ovuli di eroina ingeriti che avrebbero potuto essergli fatali.

L’operazione per estrarli, poi il coma farmacologico indotto, ora il ricovero presidiato dagli agenti di Polizia allertati dall’ospedale. Nell’abitazione dell’uomo le forze dell’ordine hanno ritrovato una bilancia di precisione, usata presumibilmente per pesare la droga, quasi 1000 euro in contanti e un estratto conto con grosse somme di denaro.

Spacciatore beccato per una polmonite, un altro arrestato sul treno

arrestato polizia
Getty Images

Il nigeriano trentottenne verrà interrogato dagli agenti di polizia appena riuscirà a riprendere coscienza dal profondo coma indotto al quale è stato sottoposto. Negli ovuli erano contenuti in totale 70 grammi di eroina. 

I Carabinieri a Roma hanno arrestato anche un altro spacciatore che stava viaggiando sul treno che dalla stazione Termini portava a Civitavecchia. L’uomo, senza fissa dimora e originario della Sierra Leone, era già noto agli inquirenti per dei precedenti penali a suo carico. Il tutto è avvenuto ieri, lunedì 9 novembre, quando le forze dell’ordine hanno deciso di seguire il giovane ventottenne insospettiti dal suo comportamento fin troppo nervoso.

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Polizia (Fonte GettyImages)

Il fermo e l’arresto in flagranza di reato: i Carabinieri infatti hanno tampinato il pusher fin sopra il treno regionale che portava a Civitavecchia, testimoni diretti della vendita di sostanze stupefacenti a un passeggero del treno stesso, un quarantenne di Roma anche lui identificato. Lo spacciatore, una volta identificato, è stato processato con rito direttissimo.

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