Vaccino Covid, incontro Pfizer-Speranza: dosi e tempistiche

Di pochi giorni fa la notizia, diffusa dall’azienda farmaceutica Pfizer, dello sviluppo di un vaccino anti Covid efficace al 90%. Parte la corsa alle prime dosi.

pfizer vaccino covid
Getty Images

Nel bel mezzo della seconda ondata della pandemia da Covid, con lo spettro di un nuovo lockdown generalizzato che da tempo aleggia su tutta Italia, forse inizia a vedersi, se non una luce, almeno un lumicino in fondo al tunnel. L’azienda farmaceutica Pfizer infatti ha annunciato di aver sviluppato un vaccino anti Coronavirus efficace al 90% che potrà essere distribuito nei prossimi mesi, già entro la seconda metà di gennaio 2021.

Una rivelazione che potrebbe rappresentare la svolta nella battaglia al Covid e che, si spera, può essere l’inizio della fase di uscita dall’emergenza mondiale. Ma quante dosi saranno disponibili in un primo momento? Quando inizierà la distribuzione della cura?

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Vaccino anti Covid, ecco quando arriva

Roberto Speranza
Roberto Speranza (Fonte Getty Images)

Se la notizia è stata resa nota pubblicamente nelle ultime ore, stando a quanto riporta Repubblica già alla fine di ottobre ci sarebbe stato un incontro privato (e segreto) tra il ministro della Salute Roberto Speranza e i rappresentati dell’azienda farmaceutica. Speranza avrebbe voluto delle assicurazioni, e delle rassicurazioni, in merito all’efficacia della cura e della sua disponibilità, almeno nella prima tranche di distribuzione.

Stando alle prime indiscrezioni potrebbero essere vaccinati circa 1,7 milioni di italiani già a partire dalla seconda metà di gennaio 2021. Le dosi distribuite in un primo momento, destinate a operatori sanitari e ospiti delle Rsa (i soggetti più a rischio contagio) sarebbero quindi 3,4 milioni (per vaccinarsi è necessaria una doppia somministrazione) e la loro distribuzione potrebbe essere affidata all’esercito.

Covid-19 vaccino
Covid-19 vaccino (Foto dal web)

Ai militari anche il compito, eventualmente, di allestire delle strutture apposite per la somministrazione del vaccino, in modo da non aumentare la pressione all’interno delle strutture ospedaliere. Aggiornamenti importanti in merito sono comunque attesi forse già nei prossimi giorni.

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