Assembramento, la polizia li multa ma erano lì per mangiare: “Serve umanità”

In tempi di Covid-19, anche i gesti più semplici e automatici sono diventati impossibili. La multa per l’assembramento a Genova pone diversi interrogativi dal punto di vista etico

Polizia (getty images)
Polizia (getty images)

Ormai da diversi mesi, il nuovo Coronavirus ha costretto tutti noi a ripensare completamente al nostro modo di vivere la vita. Molte attività banali sono ora impossibili, a causa dell’alto rischio di restare contagiati dal virus. Si pensi, ad esempio, all’attuale chiusura di molte scuole o università o anche all’impossibilità di circolare a determinate ore del giorno. La semplicità di un saluto più ravvicinato o affettuoso con un amico o la compagnia di una vita. Gesti, parole e emozioni celati dietro il velo di una mascherina.

Per non parlare di feste o eventi collettivi. Manifestazioni comuni che ormai sono vietate e dimenticate con l’avvento della temuta seconda ondata. E proprio a tal proposito, la parola “assembramento” è entrata nel vocabolario della popolazione con facilità sempre maggiore. Si tratta banalmente di un “Raggruppamento di persone”, scenario ideale per la diffusione del virus e per questo proibito dal Governo, pena multe salatissime. A volte, però, alcuni provvedimenti da parte della polizia sono talmente esagerati da provocare quesiti dal punto di vista etico.

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Assembramento e multa a Genova alla mensa per i poveri: i dettagli

Polizia (getty images)
Polizia (getty images)

Quanto avvenuto a Genova ha fatto scattare, infatti, l’ira di molti. Nella storica Via Prè è allocata un’associazione atta a distribuire pasti per i più bisognosi. Le persone si sono messe in fila per riuscire a mangiare, ma molti di questi non rispettavano le distanze di sicurezza per il Covid-19. Altri erano addirittura senza mascherina. La polizia è arrivata sul posto e sono scattate le multe, come riporta “Today”. Don Martino, esponente di spicco della diocesi locale ha commentato l’episodio con un netto: “Serve umanità”.

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