Il circuito del Bahrain, dove si è già corso domenica scorsa, cambia look. Aperto l’outer track: una parte di pista che la renderà la più veloce della storia della Formula 1.
La settimana di Formula 1 si è aperta con la bella notizia delle dimissioni dall’ospedale di Manama di Romain Grosjean. Il francese, dopo il terribile incidente che l’ha coinvolto domenica scorsa sul circuito del Bahrain, se l’è cavata con qualche ustione a mani e piedi e ha iniziato a lavorare per esserci all’ultima della stagione ad Abu Dhabi.
L’altra news positiva, che ha fatto sicuramente piacere a tutti gli appassionati di Formula 1, riguarda il figlio di Michael Schumacher, quel Mick che il prossimo anno correrà per la prima volta nel “massimo campionato”, a bordo della Haas proprio al posto di Grosjean. In tutto ciò ci si avvicina al secondo gran premio di Sakir ma, a differenza di domenica scorsa, i piloti saranno attesi a un impegno diverso. Stessa location, stesso circuito, percorrenza diversa.
Il penultimo gran premio della stagione infatti sarà qualcosa di inedito: è stato aperto il cosiddetto circuito esterno (l’outer track di cui molto si sta parlando in questi giorni), che di fatto apre una via di percorrenza nuova rispetto al solito tracciato.
Outer Track del Bahrain: tempo record sul giro
Non più una pista con molte curve e pochi rettilinei, ma più un “ovale” dove conterà molto la velocità di punta che possono raggiungere le monoposto, meno impegnate sotto il punto di vista del “guidato”. Un circuito veloce, con la percorrenza stimata in circa 54-55 secondi, che rappresenta un unicum nella Formula 1. Si correrà nello stesso posto di domenica insomma, ma la pista sarà decisamente diversa per l’apertura di questa “nuova via”. Domenica, in gara, saranno previsti 87 giri, record per quanto riguarda la massima espressione del Motorsport.
Non ci sarà Lewis Hamilton, risultato positivo al Covid lunedì e ora in isolamento, mentre al suo posto correrà George Russell, ora in Williams ma di casa Mercedes.
Che ci sia la possibilità di assistere a una gara più “equilibrata” e competitiva data l’assenza del cannibale inglese?
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