Tazza non adatta per uso alimentare: presenza sostanza tossica

Il Ministero della Salute ha diffuso il ritiro dalla vendita di una tazza non adatta per uso alimentare. La comunicazione nel dettaglio

tazza ritirata dalla vendita
Foto di Free-Photos da Pixabay

Il Ministero della Salute ha diffuso la comunicazione nella quale annuncia il ritiro dalla vendita di un modello di tazza. L’oggetto in questione non è adatto per uso alimentare a causa del livello di cobalto più alto rispetto a quello raccomandato. Vediamo nel dettaglio le specifiche del prodotto.

Tazza Yoga Mug ritirata dalla vendita: i dettagli

ritiro tazza yoga mug
Yoga Mug BLUE ritirata dalla vendita poiché non adatta per uso alimentare (Fonte: Ministero della Salute)

Il Ministero della Salute ha annunciato il ritiro dalla vendita di un modello di tazza non adatta per uso alimentare. Le specifiche del prodotto oggetto del richiamo sono le seguenti:

  • Yoga Mug BLUE (EAN 8436564295781) a marchio DOIY, commercializzata da DOIY CUSTOM SL (ESB64912678) e prodotta da Xiamen Xinfa Forever Co., Ltd con sede dello stabilimento 539 XianYue Rd.,Xiamen, China.

Il numero del lotto a cui si riferisce il richiamo è 10154. A causa di un livello di cobalto superiore a quello raccomandato si ritiene la tazza non idonea per l’uso alimentare. Il cobalto è un elemento essenziale (è parte della vitamina B12) per la formazione delle proteine e globuli rossi. Considerate che è utilizzato per trattare l’anemia nelle donne in stato interessante proprio perché stimola la produzione delle cellule rosse nel sangue.

Nonostante abbia delle funzioni utili per la nostra salute, il cobalto se assorbito in quantità eccessive può risultare dannoso. Gli effetti dell’intossicazione da cobalto grava principalmente sui polmoni provocando polmonite oppure può manifestarsi con reazioni allergiche, asmatiche ed eruzioni cutanee.

I sintomi che si manifestano in seguito ad un assorbimento di elevate concentrazioni di cobalto sono: vomito e nausea, problemi di vista, problemi alla tiroide e, nei casi più drastici, possono verificarsi insufficienza cardiaca e morte.

 

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