Covid-19, il bollettino del Ministero Della Salute del 19 Gennaio 2021

Il Ministero della Salute ha reso noti, tramite il consueto bollettino, i dati dell’epidemia da Covid-19 aggiornati al 19 Gennaio.

bollettino 19 gennaio
Bollettino (Fonte Ministero della Salute)

Il Ministero della Salute ha pubblicato il dati del bollettino ufficiale aggiornato al 19 Gennaio in merito alla pandemia global da Coronavirus. i casi di contagio complessivi dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 2.400.598 con un incremento di 10.497 rispetto a ieri. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che risultano essere 535.524, ossia 11.534 in meno rispetto a ieri, così come i ricoveri in terapia intensiva: 2.487 in totale e 57 in più di ieri. In crescita anche il numero dei guariti che è giunto a 1.781.917 con un incremento di 21.428 unità. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 603 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime a 83.157.

Una scelta innovativa da parte della famiglia del defunto

funerale
funerale (Fonte GettyImages)

 

Non ci saranno strette di mano, ne abbracci, ne visite a casa. Lo ha deciso la famiglia del defunto. L’episodio nel basso Salento, per la precisione a Turisano, nella giornata di ieri 17 gennaio. Dopo l’idea del genero del defunto (un uomo di 89 anni) infatti, i funerali si sono svolti su Zoom, la piattaforma di videocall più usata durante il lockdown e le restrizioni. Una decisione intelligente, per evitare la solita massa di persone che si riversano a casa della famiglia in lutto.

Niente contatti ravvicinati dunque, per far fronte agli assembramenti. L’idea è arrivata dal genero che ha immediatamente avvisato l’agenzia funebre. Anche nel manifesto l’agenzia ha voluto scrivere l’informazione, con tanto di password e link per assistere alla cerimonia.

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Aveva troppa paura del Covid per tornare a casa, finito in arresto

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Aeroporto (Fonte GettyImages)

Come storia ricorda a tratti la trama del film The Terminal, la commedia romantica del 2014 diretta da Steven Spielberg con Tom Hanks come personaggio principale. E proprio come nella pellicola anche il protagonista di questa storia, avvenuta a Chicago, per mesi ha vissuto all’interno di un aeroporto. Questa volta però non c’è finzione ed è tutto vero: al centro della vicenda c’è il trentaseienne californiano Aditya Singh che, arrivato lo scorso ottobre nello scalo dell’aeroporto internazionale O’Hare, ha deciso di piazzarsi nel terminal pur di non tornare a casa.

La motivazione? Aveva troppa paura del Covid per uscire di lì, per questo ha cercato una zona “sicura” dell’aeroporto per potercisi piazzare e, di fatto, vivere. E così ha fatto per quasi tre mesi: Aditya si è stanziato all’interno della struttura, riuscendo a eludere più volte i controlli spacciandosi per un inserviente. Si era infatti procurato un badge di un dipendente ma alla fine la sua copertura è saltata. Pochi giorni fa un controllo delle forze dell’ordine lo hanno smascherato.

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