Vaccino Covid Moderna, i medici avvisano: “Nuovo effetto collaterale” – FOTO

In Italia prosegue spedita la campagna di somministrazione del vaccino anti Covid. Superate le 4 milioni di dosi distribuite totali, quasi 2 milioni di pazienti hanno ricevuto entrambe le iniezioni. Effetto collaterale per il farmaco Moderna.

vaccino covid sfogo cutaneo
foto da www.nejm.org

Dagli Stati Uniti arriva l’annuncio dei medici: individuato un nuovo effetto collaterale per quanto riguarda il vaccino sviluppato da Moderna. In alcuni casi di pazienti che hanno ricevuto il farmaco della casa statunitense si sono verificati degli episodi di ipersensibilità cutanea ritardata, ampia e localizzata al sito di iniezione. Una sorta di sfogo cutaneo che si è manifestato circa una settimana dopo l’iniezione e che è stato quindi classificato come effetto collaterale.

L’avviso arriva direttamente dai medici inglesi, che informano come in alcune circostanze tra il quarto e l’undicesimo giorno dal vaccino (mediamente intorno all’ottavo giorno) alcuni pazienti abbiano riscontrato degli sfoghi cutanei di cui, però, non sarebbero giustificati allarmismi. Il problema, se trattato a dovere, si risolve dopo pochi giorni. Il trattamento previsto a base di ghiaccio e antistaminici. Lo studio è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine da un gruppo di ricercatori del Massachusetts General Hospital di Boston.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE–> Vaccino Covid, così cambia l’ordine dei pazienti?

Effetto collaterale vaccino: “Niente di preoccupante”

Crediamo sia una reazione legata al sistema immunitario che sta funzionando” fanno sapere i ricercatori statunitensi, informando come questa ipersensibilità cutanea non debba essere confusa con eventuali reazione allergiche al vaccino o come infezione della pelle. “Questo tipo di reazione, tuttavia, non ha natura infettiva, quindi non dovrebbe essere trattata con antibiotici“. Niente di preoccupante insomma, solo uno sfogo facilmente curabile.

L’obiettivo dell’avviso dei ricercatori statunitensi è quello di informare il personale medico sanitario e i pazienti di questa eventuale irritazione cutanea e, qualora si dovesse presentare, di non prenderla come reazione allergica o come infezione dovuta al vaccino. “In modo che non si allarmino ma siano ben informati“, fanno sapere da Boston.

 

Impostazioni privacy