Ciuffi di calamaro ritirati dai supermercati: c’è rischio chimico

Pubblicata sul sito ufficiale del Ministero della Salute una nuova comunicazione: sono stati ritirati alcuni ciuffi di calamaro a causa di un rischio chimico. Scopriamo tutti i dettagli 

ciuffi calamari ritirati
Foto di Miguelpereda da Pixabay

E’ stata pubblicata una nuova comunicazione riguardante il ritiro dalla vendita di un prodotto alimentare. Si tratta di alcuni ciuffi di calamaro indopacifico decongelati. Il motivo del richiamo è la presenza di cadmio in misura di 6,6 mg/kg ± 1,6 mg/kg (revisione di analisi, effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità – rapporto di prova A161/21 del 30.03.2021). Vediamo insieme tutti i dettagli della comunicazione del Ministero della Salute.

Ciuffi calamaro decongelati ritirati dalla vendita: i dettagli del prodotto

calamari ritirati
Foto di falco da Pixabay

Nel comunicato diffuso dal Ministero della Salute si legge che i ciuffi di calamaro decongelati sono commercializzati da “Nuova Bel Pesca srl, via G. Poli n.127, Chioggia (Venezia)”. Il lotto di produzione, oggetto del richiamo, è 2020/416 ed il marchio di idenficazione dello stabilimento IT X1M2E CE. Il prodotto in questione è venduto sfuso.

Il motivo, come già spiegato, è la presenza di cadmio. La presenza di tale sostanza negli alimenti si è diffusa, sostanzialmente, negli ultimi anni. Presente nell’ambiente a causa dell’utilizzo, nel passato, di pesticidi per gli alimenti vegetali ed ai tanti prodotti elettrici che, smaltiti in modo non del tutto legale, hanno rilasciato il cadmio nel terreno.

Da qui poi, tramite le piogge, è penetrato sempre più all’interno delle falde sotterranee fino ad arrivare al mare. Ecco quindi che, oltre le piante, anche gli organismi acquatici assorbono il cadmio. Quest’ultimo è un rischio da non sottovalutare per la salute dell’uomo.

Se il cadmio è assorbito in piccole quantità, l’essere umano non corre nessun rischio visto che il nostro organismo è predisposto per l’eliminazione tramite l’urina, ma se accumulato in grande misura i principali organi che vengono coinvolti sono fegato e reni portando a delle conseguenze anche gravi.

 

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