Abolita la censura cinematografica: la decisione del ministro Franceschini

Importante conquista per gli artisti del mondo del cinema: il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha abolito la censura cinematografica

Dario Franceschini abolizione censura cinematografica
Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini (fonte: Getty Images)

Ottime notizie per la libertà di espressione degli artisti del mondo del cinema. Anche se può sembrare una cosa obsoleta, in realtà allo Stato era ancora previsto fino a oggi intervenire sulle pellicole per poterle modificare o per vietare loro di uscire nelle sale cinematografiche qualcosa alcune scene fossero state considerate inappropriate.

Oggi invece il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha annunciato la firma del decreto che abolisce definitivamente la censura cinematografica. Inoltre, il decreto istituisce anche la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche, che si occuperà di verificare che gli operatori del settore etichettino correttamente il genere delle pellicole. La Commissione, presieduta dall’ex presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno, è composta da 49 professionisti del settore cinematografico.

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Le pellicole che hanno subito la censura cinematografica prima di andare nelle sale

Uno dei più famosi resta “Ultimo tango a Parigi“, il famoso film di Bernardo Bertolucci che nel 1976 , quattro anni dopo la sua uscita, fu persino dato simbolicamente al rogo a causa delle tante scene erotiche considerate troppo spinte. La pellicola fu riabilitata soltanto nel 1987.

Grande scandalo suscitò anche il film “Totò che visse due volte“, uscito nel 1998. Ambientato a Palermo, fece grande scandalo perché riportava scene di tentativi di stupro ad angeli oppure a una statua rappresentante la Madonna. L’horror “Non aprite quella porta” fu vietato in tantissimi Paesi, mentre in Italia fu vietato ai minori. Infine, fece molto parlar di sé nel 1973 il film “L’esorcista” che fu vietato praticamente ovunque. L’Italia lo vietò ai minori di 14 anni. La scena incriminata fu quella in cui la bambina si toglieva la verginità con un crocifisso.

 

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