Scuola, Selvaggia Lucarelli sbotta sui social: “L’idea era folle”

Selvaggia Lucarelli riaccende i riflettori sulla questione della riapertura delle scuole. Ancora una volta, la giornalista si schiera contro le decisioni del Governo

Riapertura scuole Italia
Riapertura scuole in Italia (fonte: Getty Images)

La crociata di Selvaggia Lucarelli contro la decisione del Governo di riportare a scuola gli studenti, sembra essere soltanto alle prime battute. Appena una settimana fa, al termine della zona rossa delle festività pasquali, gran parte dei ragazzi hanno potuto dire addio alla dad. Soprattutto nelle regioni diventate arancioni. Qui, infatti, è prevista la presenza in aula di tutti i ragazzi di scuola primaria e secondaria di primo grado, quelli delle scuole superiori si alternano dal 25 al 50%. In zona rossa, invece, scuola in presenza solo per i più piccoli fino alla terza media. Questo, almeno fino al 26 aprile, quando sarà emanato il nuovo decreto.

E proprio in occasione della riapertura delle scuole in Lombardia, diventata arancione, la Lucarelli aveva lanciato una prima polemica accusando l’Esecutivo e la Regione di fare soltanto propaganda con l’adozione di scelte definite insensate.

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Selvaggia Lucarelli rilancia sulla scuola dopo una settimana dalle riaperture in Lombardia

A riaccendere la giornalista sono stati i dati pubblicati da Ats Milano riguardanti i contagi avvenuti nelle scuole lombarde da quando hanno riaperto i cancelli, cioè poco più di una settimana fa. Secondo l’Agenzia, sarebbero 571 i contagi tra gli alunni e poco meno di 100 quelli tra gli operatori sanitari. Questo, inevitabilmente, porta tantissime classi a essere poste in quarantena e a fare quindi automaticamente ricorso di nuovo alla dad.

Il commento della Lucarelli è stato tagliente, senza mezzi termini. Ancora una volta l’accusa è quella di propaganda e l’idea di riaprire le scuole a poche settimane dalla vacanze estive e con migliaia di contagi al giorno è stata definita folle e scollegata dalla realtà. I dati, scrive, le danno ampiamente ragione.

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