La bandiera arcobaleno ‘invade’ Germania-Ungheria: cosa sta cambiando nel calcio

Un gesto inaspettato e particolarmente significativo ha caratterizzato Germania-Ungheria. La bandiera arcobaleno e il mondo del calcio: un connubio che sa di rivoluzione

Invasione di campo arcobaleno in Germania-Ungheria
Invasione di campo arcobaleno in Germania-Ungheria (Getty Images)

Qualcosa inizia a muoversi, nel mondo del calcio, per quanto riguarda i diritti civili della comunità Lgbtqi+ o, per lo meno, dovrebbe. Ancora, effettivamente, sono pochi i giocatori che si sono dichiarati gay apertamente, e lo hanno fatto a scarpette appese al chiodo. Non che ora ci sia stato un coming out ad aver scosso gli animi, ma già che qualcuno, di quelli che solitamente calcano il rettangolo verde, senta il bisogno di sposare la causa è un passo avanti non indifferente.

Se non fosse che dalla Uefa, l’unione europea che amministra il calcio nel vecchio continente, sono arrivate più porte in faccia che altro. Il portiere della Germania e del Bayern Monaco, Manuel Neuer, è sceso più volte all’Allianz Stadium con la fascia colorata al braccio e, solo in un secondo momento, si è deciso che il suo non era un gesto politico, tanto che l’ha riproposta anche a Euro 2020, nella gara contro il Portogallo.

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La cronaca di questi giorni, poi, ci ha riportato un altro episodio, sempre nella città bavarese: prima della partita della nazionale tedesca con l’Ungheria, infatti, si voleva colorare di arcobaleno l’esterno dello stadio, ma da Aleksander Ceferin e organizzazione tutta è arrivato un secco no. E critiche, ovviamente, con la Uefa che si è dovuta sbilanciare al punto di pubblicare un tweet in cui esprimeva chiaramente il punto di vista sulla questione. E il primo ministro magiaro, Viktor Orban, dopo questa presa di posizione, ha deciso di non presentarsi all’incontro per protesta.

Invasione arcobaleno in Germania-Ungheria: cosa è successo

Invasione di campo arcobaleno in Germania-Ungheria
Invasione di campo arcobaleno in Germania-Ungheria (Getty Images)

L’ultimo atto è stato scritto durante la partita, anzi poco prima del fischio di inizio della gara, quando si stava cantando l’inno dell’Ungheria: un attivista Lgbtqi+, avvolto in una bandiera colorata, ha fatto un’invasione di campo, munito anche di mascherina e della maglia della Germania. Il tempo di una corsa ed è stato subito fermato dagli steward. Il suo messaggio al mondo del calcio, però, l’ha mandato. Forte e chiaro.

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