Gianni Nazzaro, il retroscena sul funerale: “Solo grazie a loro”

il retroscena sul funerale di Gianni Nazzaro. Le gravi difficoltà economiche dell’artista recentemente scomparso: “Funerale grazie a loro”

Gianni Nazzaro in posa
Il cantante Gianni Nazzaro (Screenshot Instagram)

Ci ha lasciati lo scorso 27 luglioGianni Nazzaro, artista di 72 anni napoletano si è spento a causa di un tumore ai polmoni solo poche settimane fa. In una recente intervista, rilasciata a Nuovo è stata la moglie a raccontare alcuni retroscena sul suo funerale, e sulle gravi difficoltà economiche del cantante negli ultimi anni di vita. Difficoltà che hanno reso difficile l’organizzazione dei funerali, organizzati da degli amici di Nazzaro.

Nada Ovcina ha dunque spiegato che dopo essere tornato da lei, in seguito a una relazione disastrosa con un’altra donna, i suoi conti erano in rosso. “Aveva accumulato milioni di debiti e in seguito ha lavorato pochissimo. Siamo rimasti con i conti in rosso, ma in questo disastro ho avuto il conforto di scoprire quante persone volevano bene a mio marito”.

Gianni Nazzaro, chi ha aiutato la moglie al funerale

Gianni Nazzaro
Gianni Nazzaro (screenshot Instagram)

Sono stati diversi, tra amici noti e personaggi dello spettacolo, ad aiutare la famiglia di Nazzaro ad organizzare il funerale. I problemi economici della coppia infatti, avevano messo a rischio l’organizzazione del funerale del cantante, ma questo ha fatto capire alla moglie quante persone volessero veramente bene a Gianni. La donna ha inoltre deciso di fare i nomi pubblicamente, e si tratta dunque di Pippo Franco, Maurizio Costanzo, Martufello, Lino Banfi, Sandro Giacobbe e Paola Delli Colli.

Nada ha raccontato al settimanale Nuovo  di aver scoperto la malattia nel 2020. L’artista, pochi giorni prima di morire, aveva chiesto all’ex moglie di risposarsi, visto che i due avevano di fatto divorziato. “Quando le sue condizioni si sono irrimediabilmente aggravate, Gianni mi ha chiesto di diventare sua moglie. Un matrimonio in extremis, celebrato alle tre del mattino in una stanza di ospedale. Ma mi ha regalato un attimo di felicità”.

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