Inter-Milan, l’invasore di campo rivela perché lo ha fatto: le sue parole

Invasione di campo durante il derby Inter-Milan. Parla Alessio il 21enne milanese che ha svelato il motivo del suo gesto. 

Sabato si è tenuto allo Stadio San Siro di Milano il derby tra Inter-Milan. A pochi minuti dallo scadere del secondo tempo c’è stata un’invasione di campo inaspettata che ha sconvolto tifosi e telespettatori. Si tratta di Alessio Guidotti, 21 anni e nativo della città di Milano. Il ragazzo non ha avanzato alcun gesto violento durante il suo ingresso in campo ma è stato sin da subito prelevato dallo staff dello stadio e portato fuori.

Invasione Campo derby
Stadio San Siro (Ansa)

In moltissimi si sono chiesti quale fosse il motivo di tale gesto e soprattutto perchè durante la partita. A parlare finalmente è il protagonista. Alessio è un cameriere e lavora poco vicino allo stadio San Siro servendo pasti caldi in una tavola calda. La sua situazione economica è simile a quella di milioni di giovani italiani che si rimboccano le maniche per arrivare alla fine del mese. Una condizione precaria che condivide insieme alla sua mamma. I due infatti vivono nelle case popolari del quartiere milanese di Barona. Alessio spiega il motivo del suo gesto ai microfoni di Fan Page e svela una verità agghiacciante.

Alessio: il motivo del suo gesto in campo

Derby invasione campo
Derby Inter-Milan (Ansa)

Dopo l’episodio di sabato Alessio ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Fan Page spiegando quali sono state le ragioni che l’hanno spinto all’invasione di campo durante il derby. “L’ho fatto per protestare contro il lavoro precario” spiega il ragazzo e ammette “So di aver sbagliato”. 

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Tutto è cominciato dalle parole di un cliente poco dopo l’inizio della partita. Mentre Alessio era intento a servire piatti in tavola si è fermato un attimo per guardare cosa succedeva in campo, in quel momento uno dei clienti gli ha fatto notare che il suo ruolo era solo quello di servire e non di guardare il derby. Inevitabilmente qualcosa è scattato contro il ragazzo che si è ribellato alla condizione economica precaria in cui vive ormai da anni. “Mi ha fatto sentire come uno degli ultimi” dice il 21enne e aggiunge “Nessuno ha diritto di dirti quello che sei”.

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Nonostante la protesta pacifica e prima di qualsiasi tipo di violenza Alessio Guidotti ha ricevuto un Daspo di cinque anni ma non è tutto. Nel momento in cui è stato prelevato dal campo è stato colpito sul viso dallo staff e trattato in malo modo. “Mi hanno fatto male perchè mi hanno tirato dei pugni” denuncia il ragazzo. Il suo gesto non è stata la bravata da parte di un 21enne con la testa calda, quanto più un modo per ricordare a tutti di avere rispetto reciproco a prescindere della posizione sociale che si occupa.

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