La storia di Domenico Sputo: l’alter ego di Lucio Dalla e il suo nome sul campanello

Ricordando Lucio Dalla scopriamo una curiosità particolare che riguarda la sua vita, il nome di Domenico Sputo è associato a lui e pochi sanno chi sia. 

Inizia Marzo e pensiamo inevitabilmente a lui…” Dice che era un bell’uomo e veniva, veniva dal mare“. Chi non conosce le note e le parole di “4 Marzo” di Lucio Dalla, incise nella nostra anima per sempre? L’artista bolognese, spentosi proprio nel giorno del 1° Marzo del 2012, ha lasciato un grande vuoto nel panorama musicale e artistico italiano. Ma la sua musica continua a parlare nel tempo e ad essere viva come sempre.

Presentata oggi a Bologna la mostra "LUCIO DALLA. Anche se il tempo passa"
Lucio Dalla (fonte Ansa Foto)

Si parla sempre di lui e si ricordano gli episodi salienti della sua vita, spesso anche grazie alle testimonianze di amici e artisti che lo hanno conosciuto direttamente. Ma forse alcuni particolari ancora sfuggono e destano molta curiosità intorno a un personaggio interessante quanto istrionico. Avete mai sentito il nome di Domenico Sputo? E sapete per quale motivo è collegato a Lucio?

Domenico Sputo si può definire il suo “alter ego”. Perché questo nome è quello riportato sul campanello della sua casa bolognese. Come mai proprio questo nome? Domenico Sputo era lo pseudonimo che Dalla aveva scelto per collaborare in album di altri artisti come tastierista, sassofonista o anche corista. Tra queste collaborazioni ce ne sono di importanti, come quella con Ron, gli Stadio e Luca Carboni. La scelta del nome sarebbe legata ad un aneddoto divertente: Lucio Dalla da piccolo giocava con i suoi amici a chi sputava più lontano, vincendo sempre la gara.

Un tuffo nella storia di Lucio Dalla e la passione per il mare

Lucio Dalla 1 Marzo curiosità
Il maestro Lucio Dalla in una foto storica (Ansa Foto)

Il maestro nacque a Bologna il 4 Marzo del 1943, la città da lui tanto amata. Proprio a Bologna visse nella sua amata casa di Via d’Azeglio. Dopo la sua scomparsa, la casa nel palazzo del ‘400  in cui Dalla aveva vissuto per molto tempo, venne presa in gestione ed aperta al pubblico per visitarla, diventando un vero e proprio museo.
All’interno dell’abitazione ci si può immergere nella vita dell’artista e nei suoi gusti particolari in fatto di arredamento o di dischi musicali. La casa è ben visibile dai bolognesi perché riporta all’esterno un murales in cui è rappresentata, sotto forma di ombra, la figura di Dalla che suona, attorniato dai gabbiani.

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La personalità estrosa di Lucio lo ha fatto amare da tantissimi che hanno avuto la fortuna di averlo nella loro vita. L’uomo è stato sempre un grande amante del mare, elemento che ritroviamo in tantissime eterne canzoni, che sarebbero nate proprio in contemplazione dell’elemento. Pare che infatti Dalla passasse molto tempo anche nella sua dimora a San Domino, nell’arcipelago delle Tremiti.

Tuffarci nella vita del maestro ci lascia sempre un po’ di malinconia, ma basta sentire le meravigliose creazioni che ci ha lasciato per sentirlo sempre un po’ vicino a noi.

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