Emilia Clarke, la famosa attrice di Game of Thrones, dice la sua sulla chirurgia estetica. E non ci va di certo leggera con le parole. La bellezza è soggettiva!
Oggigiorno se ne parla spesso e forse anche un po’ troppo. Facciamo accenno, anzi parliamo direttamente, della chirurgia plastica. Codesta moda, in alcuni casi, sembra rappresentare l’unica via per sentirsi ancora belli mentre s’invecchia. Ma è davvero così? O è forse una stupida moda che la società odierna c’impone, col finire per cascarci con tutte le scarpe?
A tal proposito si è espressa Emilia Clarke, la famosa attrice di Game of Thrones. Esplosa grazie alla serie televisiva poc’anzi citata, quest’ultima è intervenuta in un’intervista rilasciata a People. Parlando, appunto, di bellezza. L’attrice ha avuto qualcosa da ridire in merito alla chirurgia plastica.
Dopo i suoi interventi, avuti a causa di due aneurismi, Emilia si è concentrata ancora di più sull’essere più che sull’apparire. Un concetto che oggi, ahinoi, trova poco spazio per emergere, ma che dovrebbe essere alla base dell’indagine di ogni essere umano.
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Emilia Clarke contro la chirurgia estetica: il significato di bellezza è intimo!
La vera bellezza la troviamo dentro di noi, anche sapendo accettare un corpo che invecchia, curandosi di esso e della vecchiaia stessa. È questo il senso che voleva far trapelare, dalle sue parole, la famosa attrice.
Niente più, niente di meno. Anche se spesso ha fatto “a botte” con il suo corpo, non l’è mai passato per la testa di sottoporsi a un intervento chirurgico: “I momenti che hanno portato un vera felicità sono quelli che ricorderai in punto di morte – afferma Emilia Clarke – il resto è tutto effimero. Non importa essere belli fuori, a tutti i costi. È importante rispettare il corpo, in tutte le sue fasi”.
Insomma, una vera lezione di bellezza. Anzi, di cosa voglia dire essere belli, un concetto che, ripetiamo, oggi sta scappando di mano ai troppi lì fuori. Se è vero che ognuno è libero di scegliere ciò che è meglio per sé, alcune parole rimbombano, ancora una volta, come una sentenza.
