Coronavirus, Richard Horton attacca l’Italia: “Doveva chiudere prima”

Pesante accusa nei confronti dell’Italia da parte del direttore di ‘The Lancet’, nota rivista scientifica : ”Si sarebbero potute salvare più vite”

L’Italia ha effettuato un grande lavoro nell’intera penisola per cercare di gestire i contagi da Coronavirus. Il lockdown di due mesi ordinato dal Governo ha senza dubbio aiutato contenere sia la diffusione del contagio che il tasso di mortalità. L’impegno è stato massimo in tutto il paese e ad oggi la curva dei contagi continua a scendere e gli italiani provano a tornare alla normalità. Gli sforzi fatti però sembrerebbero non essere bastati per alcuni. Infatti, Richard Horton, direttore di una delle più note riviste scientifiche al mondo, il ‘The Lancet’, attacca l’Italia per il ritardo nell’attuare il lockdown nel paese. Dubbi anche sull’efficacia del vaccino per sconfiggere il virus.

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Coronavirus, l’attacco di Richard Horton all’Italia: lockdown ritardato e dubbi sul vaccino

Vaccino anti covid AstraZeneca
Produzione vaccino anti coronavirus (Getty Images)

Duro attacco nei confronti dell’Italia e non solo, da parte del direttore della famosa rivista scientifica ‘The Lancet’. In un’intervista a ‘La Repubblica’, Richard Horton dichiara: “Se l’Italia avesse chiuso prima, sarebbero state risparmiate molte vite. Un lockdown anticipato di una o due settimane può significare fino al 50% di vittime in meno”.  Oltre alla gestione dei contagi, Horton critica anche i tempi per arrivare al vaccino, che però secondo lui non sarebbe una soluzione definitiva e rapida. Inoltre, c’è spazio anche per un attacco ai politici e agli scienziati, che secondo il direttore della rivista non direbbero la verità ai cittadini, i quali continuerebbero a comportarsi in maniera sbagliata. Gli sforzi effettuati dunque non sarebbero stati abbastanza secondo Richard Horton, o sarebbero stati gestiti in maniera errata.

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