A Roma separate gemelle siamesi unite alla testa: intervento record

A Roma, all’Ospedale Bambino Gesù, un’equipe medica composta da 30 dottori ha separato con successo due gemelle siamesi unite alla nuca. Intervento perfettamente riuscito.

Ci sono voluti 30 medici specializzati, quasi un anno di preparazione e e tre interventi, di cui l’ultimo della durata di 18 ore, per separare con successo due gemelline siamesi che erano unite alla testa. Le due piccole avevano il cranio e buona parte del sistema venoso in comune, il che ha reso ancor più complicato e delicato l‘intervento da record tenutosi nella Capitale. È il primo caso di intervento di questo tipo al mondo e, a poco più di un mese dall’operazione avvenuta lo scorso 5 giugno, le due hanno potuto festeggiare al meglio il loro secondo compleanno.

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Siamesi separate a Roma: tutto è partito nel 2018

Un intervento “nato” nel 2018, quando Mariella Enoc, presidente dell’ospedale Bambino Gesù, durante un viaggio in Africa si era imbattuta nelle due gemelline, decidendo di portarle a Roma per separarle e dare loro maggiori probabilità di vita. Le due piccole erano craniopagi totali, cioè unite a livello cranico e cerebrale. Ciò ha portato a studiare l’intervento nei minimi particolari, con i medici che si sono avvalsi di strumentazioni in 3D per ricostruire dettagliatamente la parte di cervello sulla quale sarebbero intervenuti. L’operazione si è svolta in tre step totali: una a maggio 2019, la seconda un mese dopo, la terza e definitiva lo scorso giugno coincisa con la separazione.

Finalmente, a un mese dall’ultimo intervento, è stata resa nota questa storia a lieto fine. Le due gemelle sono ancora ricoverate in neurochirurgia e tenute sotto osservazione. Il rischio di infezione alla zona operata infatti ancora sussiste.

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