Coronavirus, Casier: 244 positivi nel centro migranti

Focolaio coronavirus a Casier, in provincia di Treviso. Delle 309 persone all’interno del centro accoglienza, ben 244 sono risultate positive: tutti gli ospiti e gli operatori dell’ex caserma Serena si trovano in quarantena

Allarme coronavirus a Casier, a pochi passi da Treviso. Nel centro di accoglienza i casi, dopo il terzo giro di tamponi, sono saliti a 244 su 309 persone complessiva tra operatori e ospiti. È quanto emerge da bollettino della Regione Veneto aggiornato al 7 agosto. Una concentrazione di casi impressionante, basti pensare che 3 persone su 4 all’interno della strutta è risultata positiva al covid-19. Situazione diventata insostenibile a causa della difficoltà a far mantenere il distanziamento all’interno del centro. Gli operatori positivi sono 11, mentre i negativi complessivi sono 47 ( 18 i tamponi da riprocessare). L’Ulss2 ha fatto sapere che il risultato dei tamponi non comporterà nessuna modifica nel centro migranti, e che gli ospiti rimarranno in quarantena.

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Coronavirus, caos a Casier: focolai nel centro migranti

Luca Zaia
Luca Zaia (Twitter)

Il focolaio coronavirus di Casier, in provincia di Treviso, ha scatenato grandissime polemiche. Non ha perso ovviamente l’occasione per ritornare sulla questione dei migranti il governatore leghista Luca Zaia, che in merito alla questione ha dichiarato che la struttura deve essere dismessa per incompetenza. Il candidato governatore del centrosinistra Arturo Lorenzini invece, con una conferenza di fronte l’ex caserma Serena, ha descritto l’avvenimento come una vergogna nazionale. Nel centro sono rinchiuse persone la cui unica colpa è la povertà, secondo il candidato oppositore.

I casi nella struttura sono raddoppiati in una settimana, alla fine di luglio infatti i casi erano 133. Zaia ha continuato col suo disappunto, commentando: “Se prima questi centri erano intollerabili, adesso lo sono ancora di più”. Intanto il gestore della struttura Marinese, ha denunciato la Uls di avere definito la situazione covid-free quando il virus non se ne era mai andato. Dopo la replica del direttore Uls Benazzi, è infine arrivato il prefetto Maria Rosaria Laganà a zittire tutti: “Solo la Prefettura può valutare la gestione. Abbiamo chiesto chiarimenti alla società e poi approfondiremo”.

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