Coronavirus, torna il lockdown: per il CTS è “inevitabile”

L’Italia vive l’incubo della seconda ondata di coronavirus: troppi contagi, soprattutto importati, e per il CTS nuovi lockdown saranno inevitabili

“Lockdown inevitabili”. Dal CTS arriva la frase che nessuno voleva sentire. Il coronavius fa ancora paura, anzi forse ne fa di più perché sembrava un incubo che ci eravamo messi alle spalle. Invece è lì, continua a far paura, con la curva dei contagi che da settimane ormai è data in salita. Un aumento scontato, previsto, ma che non manca di generare allarme. “C’è grande preoccupazione” dice Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, in un’intervista al Corriere della Sera. La preoccupazione è data dall’ascesa dei numeri generali ma non solo. Ci sono i giovani a ‘trainare’ verso l’alto il numero dei contagi e non manca chi finisce in terapia intensiva. Una differenza non di poco conto rispetto all’emergenza vissuta in primavera che preoccupa.

Tra i problemi, sicuramente la movida senza il giusto distanziamento e le vacanze all’estero, anche in paesi in cui il contagio è diffuso maggiormente rispetto a noi. Proprio per le discoteche il CTS aveva spiegato i suoi dubbi sulla riapertura, relativi anche alla difficoltà di mantenere la distanza di sicurezza e riuscire a eseguire i giusti controlli.

Una difficoltà che si unisce al “senso di onnipotenza dei giovani” che preoccupa il CTS e fa sbilanciare Miozzo in una previsione che nessuno vorrebbe sentire: “Se continua così nuovi divieti saranno inevitabili”.

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Coronavirus, incubo nuovo lockdown: le Regioni stringono sui viaggi all’estero

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Donne a passeggio con la mascherina (Getty Images)

La previsione del CTS su nuovi lockdown per ridurre il rischio della seconda ondata di coronavirus non sorprende. Del resto tutte le Regioni si stanno muovendo con misure restrittive, soprattutto sui viaggi all’estero. Molte hanno emanato ordinanze per tamponi e quarantena per chi rientra da fuori Italia e non manca chi ha disposto la chiusura delle discoteche oppure reintrodotto l’obbligo della mascherina. Situazione in evoluzione con quella previsione che non lascia tranquilli: “Se ci sfuggiranno nuovi focolai, avremo guai seri”.

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