Banksy, l’artista “senza nome” sbarca a Palermo: esposte oltre 100 opere

Banksy sbarca ufficialmente in Italia: l’arista misterioso, dopo la fine dell’estate, esporrà più di 100 opere a Palermo. Grande attesa da parte dei cittadini siciliani.

Ormai è entrato nei cuori di tutti. Sia per l’arte esposta, sia per il suo “fare e apparire” misterioso. Più fare, che apparire. Parliamo di uno degli artisti più amati e famosi al mondo: Banksy. Anche qui: famoso per modo di dire. Perché la sua fisionomia, il suo aspetto, il carattere, il nome e cognome sono a tutt’oggi sconosciuti. E crediamo lo saranno per sempre. È questa la peculiarità del writer inglese (alcuni dicono non sia nemmeno di origine inglese) che della street art è un vero talento: arriva, disegna e sparisce, per lasciare “un’emozione senza volto”.

Ad apparire, però, saranno le sue opere. I capolavori di Banksy sbarcano direttamente in Italia, in una delle terre più calde della nostra penisola: Palermo. I cittadini siciliani (e non solo) sono già in attesa del grande evento, diviso in più luoghi.

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L’Italia accoglie Banksy: oltre 100 opere originali esposte nella città di Palermo

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Opera di Banksy, l’artista “senza nome” (Screenshot Instagram Banksy)

Oltre 100 opere. Tutte originali, tutte di Banksy. L’arista sceglie Palermo: il calore e l’abbraccio della città siciliana per portare la sua arte in giro per il mondo. Di fatto, “l’artista senza nome”, sarà presente nel capoluogo siciliano in due sedi espositive diverse: il Loggiato San Bartolomeo e Palazzo Trinacria.

Tanti si dicono già entusiasti per aver scelto sia l’Italia che Palermo, una città calda in tutti i sensi e su diversi fronti. Dal 7 ottobre 2020 al 17 gennaio 2021 si potrà visitare, nel minimo dettaglio, “Ritratto di ignoto. L’artista chiamato Banksy”. Quello che, dagli esperti, è stato definito un intenso e profondo percorso d’arte.

Oltre 100 pezzi originali, un vero e proprio gioiello nel cuore di Palermo. La mostra in questione è curata da Gianluca Marziani, Stefano Antonelli e Acoris Andipa. Fortemente voluta da “Fondazione Sant’Elia” in collaborazione con “Fondazione Pietro Barbaro”. Infine, ma non certamente di minor importanza, la produzione e l’organizzazione, messa in atto da: MetaMorfosi Associazione Culturale, con il patrocinio del Comune di Palermo e della Città Metropolitana, in collaborazione con MLC Comunicazione.

Banksy: perché l’artista è così amato a livello mondiale

Amato da tutti non solo per la sua sublime e spiccata vena artistica. La street art, col passa degli anni, ha preso piede sempre di più e in diversi posti del globo. A volte, anzi molto spesso, usata anche per denunziare (sui muri, nelle metropolitane, alle stazione dei treni) dei soprusi da parte dei potenti. Banksy rispecchia tutto questo. Ma… c’è un grande “ma” che lo differenzia: è rimasto nell’ignoto. Non ha voluto mostrare il suo volto, non “desidera” apparire, non usa l’Io dell’individualismo, ma punta a essere parte integrante della collettività. Questo è il bello e il mistero che c’è in questo arista di strada: potrebbe essere tutti o nessuno, colui che siede di fianco o davanti a noi nel bel mezzo di un viaggio in treno. Il vero successo di Banksy è tutta qui: essere senza apparire, concetto molto trascurato dalla società “moderna”.

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. . If you don’t mask – you don’t get.

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