Ritorno a scuola, i docenti a BL: “Una grande baraonda”

Il ritorno a scuola è accompagnato da molti dubbi e incertezze: a Bloglive.it le preoccupazioni dei docenti in vista del nuovo anno scolastico

“Una grande baraonda in cui ognuno farà quel che può e pregherà molto”. Se lo immagina così il prossimo anno scolastico Emilia, professoressa campana, e come lei molti colleghi. A due settimane dal ritorno a scuola, i dubbi restano tutti sul banco e pochi sono i passi avanti nel gestire problematiche che si conoscevano da mesi.

Bloglive.it ha voluto chiedere l’opinione di alcuni docenti che tra banchi con le rotelle, mascherine e test si trovano ad affrontare una situazione mai vissuta prima. Una problematica molto sentita è quella dei test: “Mi sono già attivata in autonomia visto la mancanza di direttive per chi è precario come me” spiega Giuliana. “Le operazioni sono rapide e scorrevoli – aggiunge – ma bisognerebbe dare anche agli studenti la possibilità di fare il test”.

Eppure, secondo i dati della Federazione dei medici di famiglia, un terzo degli insegnanti si rifiuta di fare i test: “Può esserci la paura di essere ‘marchiati’ in caso di positività – racconta Flavio – anche se per mesi abbiamo chiesto maggior sicurezza”. In tanti, spiega Paola, professoressa siciliana, tra i colleghi ritengono il test “inutile” in quanto non dà sicurezze per tutto l’anno scolastico, così come non mancano professori che hanno paura di tornare a scuola. “Sono soprattutto i docenti più grandi – continua -, quelli prossimi alla pensione, che hanno espresso il timore di tornare in classe“.

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Ritorno a scuola, insegnanti sul piede di guerra: “Chi ci tutela?”

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Rientro a scuola ai tempi del coronavirus (Getty Images)

La preoccupazione è molto alta tra gli insegnanti che si trovano a non conoscere ancora nel dettaglio come sarà il prossimo anno scolastico. “Siamo tutti molto preoccupati per la poca chiarezza. Ancora non si sa cosa accadrà all’ingresso degli alunni e soprattutto quale sarà il comportamento da attuare al momento della positività di anche un solo alunno o docente”, spiega Emilia. “Chi ci tutela? – si domanda – Di chi è la responsabilità se un alunno risulta positivo? Tutto alla fine potrebbe ricadere sul docente accusato di mancata vigilanza”. Al momento tutto o quasi è affidato all’iniziativa del singolo dirigente scolastico e del singolo istituto, per questo il rispetto delle regole è basilare perché tutto funzioni alla perfezione. “Però è un argomento delicato, perché il rispetto delle regole non è uniforme in tutti i luoghi e tutti i contesti” analizza Flavio.

Il problema reale è che non sembra essere stato fatto il massimo per garantire il ritorno a scuola in sicurezza: “Ognuno di noi cercherà di tutelare se stesso e i ragazzi per quanto possibile” dice rassegnata Giuliana. “Si parla di ritorno a scuola dallo scorso aprile eppure mi sembra che a fine agosto siamo al punto di partenza. Le indicazioni date non sono sempre univoche e coerenti quindi si è generata grande confusione. Al di là dell’acquisto dei banchi, della mascherina e delle distanze, in tutto questo tempo si sarebbe potuto investire per ingrandire gli spazi, per ristrutturare edifici fatiscenti e abbandonati, dimezzare il numero degli alunni per ogni classe, assumendo docenti con anni di esperienza e mettendo fine così alla piaga del precariato”.

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Scuola, docenti preoccupati: “Nessuno è pronto”

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La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina (Getty Images)

Tutto ciò non è stato fatto ed allora in molti pensano che l’anno scolastico sarà caratterizzato da interruzioni dovute al contagio con l’unica certezza che sarà “pieno di incertezze”. “La tutela della salute delle persone dovrebbe essere messa al primo posto e nelle scuole si intrecciano le vite di molti tra studenti, professori e personale ATA. In questo caso, mi sembra che si facciano solo dei tentativi di dubbia realizzazione per poi passare alle smentite” dice Giuliana. “Ad oggi nessun dirigente scolastico e docente è pronto ad affrontare questa situazione” sentenzia Paola e sono molti a pensarla come lei.

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