Esplosione in una moschea in Bangladesh, almeno 16 morti

Nella provincia di Narayanganj, nel centro del Bangladesh, un’esplosione in una moschea ha ucciso almeno 16 fedeli.

Disastro in una moschea della provincia centrale di Narayanganj in Bangladesh. Durante la preghiera del venerdì infatti un’esplosione ha ucciso almeno 16 fedeli musulmani e ne ha feriti almeno altri 40. I feriti più gravi sono ricoverati in un ospedale della capitale Dacca specializzato nel trattamento delle ustioni. Le cause dell’esplosione sono ancora da chiarire, ma le autorità escludono la pista terroristica. L’ipotesi più probabile è quella di una fuga di gas del gasdotto che passa vicino al luogo di culto. Ad innescare l’esplosione il cortocircuito di un condizionatore, che si è riacceso improvvisamente dopo un blackout elettrico. Alcune testimonianze parlano di fedeli musulmani colpiti da una palla di fuoco generata dall’esplosione.

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Esplosione in una moschea in Bangladesh, bilancio drammatico

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La moschea colpita dall’esplosione in Bangladesh (Getty Images)

L’esplosione che ha distrutto una moschea nel distretto di Narayanganj in Bangladesh ha già ucciso 16 fedeli musulmani, tra cui un bambino di 7 anni. Secondo alcune fonti ci sarebbero almeno altre 37 persone con ustioni gravissime, alcuni fino al 90% del corpo. Il bilancio delle vittime quindi sembra destinato a peggiorare nelle prossime ore. Secondo i vigili del fuoco l’incendio è scoppiato dopo che il gas si è accumulato nella moschea, dove le finestre erano chiuse. Le vittime degli incendi e delle esplosioni in Bangladesh sono numerose ogni anno. Il motivo è una scarsa applicazione delle leggi in vigore sulla sicurezza degli edifici, sia pubblici che privati. Nei primi mesi dell’anno due incendi a Dacca, la capitale del paese, hanno causato 103 vittime. In un caso l’edificio coinvolto era una palazzina di uffici, mentre nell’altro l’incendio è scoppiato nella città vecchia di Dacca.

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