Il grande attore Gigi Proietti raccontato in un’intervista dalla figlia Susanna. Un uomo che vive per il suo lavoro e la sua famiglia
Difficile immaginarsi Gigi Proietti nelle vesti di padre, facile invece pensare a lui come un grande attore in grado di portare quella reale e pura dose di comicità anche nella vita privata. Ma per chi quella figura la vive 24 ore su 24 e quella figura, soprattutto, si tratta di tuo padre, allora di cose da dire sul suo conto ce ne sono molte.
Trascorrere una vita in compagnia di un genitore famoso e amato da tutti non è una cosa semplice e non tutti hanno la propensione ad accettare questo ruolo. Susanna, una delle due figlie del grande Gigi e della moglie Sagitta Alter, è una persona timida che non ha mai nascosto la sua irritabilità nei confronti dei fan invadenti che spesso rubavano quel momento di intimità in famiglia.
Durante un’intervista, Susanna, ha raccontato di aver partecipato sempre ai suoi spettacoli e che tutti quelli del pubblico che alla fine aspettavano con ansia un autografo del padre, non erano il tipo di persone che lei amava particolarmente. Gigi veniva riconosciuto ovunque e trascorrere insieme una normale giornata genitori e figlie non era un’impresa banale. Ma è il suo mondo, quello che lui ha scelto e al quale non potrebbe mai rinunciare.
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Gigi Proietti, una vita per il suo lavoro
Com’è vivere in casa con un attore che invita altrettanti artisti famosi? Susanna ricorda la sua casa di infanzia come un via vai di attori o personaggi molto noti. Dopo gli spettacoli a teatro, Gigi è solito invitare tutta la compagnia in casa a mangiare e prima delle quattro non va a dormire.
Trascorre le sue notti in pantofole, vestaglia e la sua immancabile chitarra: “Suonerebbe tutta la notte“. Questa è un’abitudine che ha sempre avuto e che Gigi ama particolarmente. Susanna però racconta che anche nel privato, alla madre e alla sorella, regala sempre dei momenti di ironia attraverso una battuta o una caricatura.
Gigi ama disegnare e spesso nelle agende delle figlie, quando erano più piccole, lasciava loro dei disegni. Ora invece le invia tramite telefono. Nell’intervista Susanna parla di lui come un buon padre, non troppo severo e quelle rare volte che ha sgridato lei e sua sorella è stato per volere della madre. Un uomo amato per la sua bravura e professionalità, ma anche come marito e padre.
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Fonte: Corriere della Sera
