Il Ministero della Salute ha reso noti i dati dell’epidemia da Covid-19, aggiornati al 18 Novembre, tramite il consueto bollettino
Il Ministero della Salute ha appena pubblicato i dati relativi al bollettino del 18 Novembre. I casi di contagio sono saliti a 1.272.352 con un incremento di 34.282 unità. Di questi sono attualmente positivi 743.168 (+9.358) soggetti. I guariti dall’inizio dell’emergenza in Italia ammontano a 481.967 con un incremento da ieri di 24.169 unità. Nelle ultime 24 ore, purtroppo, si sono registrati 753 decessi che portano il bilancio complessivo delle vittime a 47.217. In salita ancora anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva, ad oggi 3.670 in totale e 58 in più di ieri.
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Covid-19, nel 2021 una nuova pandemia minaccerà la Terra
Tutto il mondo continua a subire i colpi del Coronavirus, con i contagi che continuano a salire. Il Covid però, che da quasi un anno sta mettendo in ginocchio il sistema sanitario mondiale, sembrerebbe non essere l’unica epidemia che ci sarà nel 2021. Infatti, proprio tra le conseguenze del Covid-19 potrebbe esserci una nuova epidemia di morbillo.
Uno studio pubblicato sulla rivista ‘The Lancet’ ha analizzato la mancata vaccinazione di molte persone al morbillo. Kim Mulholland afferma: “Si chiede un intervento internazionale per la prevenzione del morbillo”. La principale causa dovuta al Coronavirus sarebbe la malnutrizione dei bambini a causa della crisi economica provocata, che andrebbe a peggiorare la gravità del morbillo. L’espansione della malattia sarebbe dovuta alla mancanza dei giusti nutrienti
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Covid-19, l’efficacia del vaccino “Pfizer”
Forse si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel. Grazie all’annuncio, qualche giorno fa, da parte di Pfizer della realizzazione del vaccino, in tanti stanno fissando deadline più o meno realistiche a questa emergenza Covid. Sicuramente in Italia le prime dosi arriveranno a gennaio, con operatori sanitari e anziani tra i primi a essere vaccinati, poi tra la primavera e l’estate si potrà dare inizio alla vaccinazione di massa.
I tempi non sono ancora ben chiari e delineati ma in molti auspicano che entro la prima metà del prossimo anno la maggior parte della popolazione possa essere vaccinata contro il Coronavirus.
Dopo la Pfizer altre case farmaceutiche hanno annunciato la conclusione delle fasi sperimentali dei loro vaccini, dando un più ampio ventaglio di “scelta” nella lotta al Covid. Oggi l’azienda statunitense ha però rilanciato, annunciando come il proprio vaccino abbia raggiunto un’efficacia record
Lo studio della fase tre del vaccino ha dato risultati incoraggianti. La Pfizer ha annunciato che il suo vaccino ha raggiunto il 95% di efficacia e, stando ai primi dati elaborati, non ci sarebbe il rischio di particolari effetti collaterali. Il colosso statunitense della farmaceutica ha dichiarato come il vaccino elaborato abbia prevenuto le forme sia lievi che gravi di Covid-19. Si tratta di un vero e proprio record nello studio, elaborazione e finalizzazione di un vaccino, riducendo a pochi mesi (per ovvi motivi di emergenza mondiale) un processo che solitamente richiede anni
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Proprio le tempistiche così contenute nella realizzazione della cura però lasciano titubante più di qualche italiano. Stando a un sondaggio condotto da Ipsos, infatti, un cittadino su sei non sarebbe convinto del vaccino, scettico che una sua finalizzazione tanto rapida possa garantire un così alto livello di efficacia
