Niente più multe: cosa c’è sotto lo sciopero dei vigili

In seguito alla decisione della sindaca Raggi di sostituire il comandante dei vigili con un esterno, arriva lo sciopero: l’orologio e penna a casa.

sciopero vigili
Macchina della polizia (Getty Images)

La Capitale romana si è trovata coinvolta in uno scandalo, l’ormai ex comandate dei vigili urbani era finito al centro di un’inchiesta che voleva mettere luce su alcune ombre proprio della polizia capitolina. La sindaca Raggi ha dovuto prendere una decisione in modo celere, e ha sostituito l’ex comandante con un generale dell’Esercito. Il prescelto è Paolo Germetta, in prestito dal Ministero della Difesa, ma questa decisione non è stata ben accolta dai vigili.

Mauro Cardova, presidente dell’Arvu, annuncia lo sciopero nelle due settimane più calde di dicembre in vista dello shopping natalizio. I vigili lasceranno a casa orologio e penne, gli strumenti che sono necessari per fare il loro lavoro. La minaccia è quella di lasciare senza controlli le strade romane. La protesta fa leva su un cavillo burocratico: questi strumenti li comprano i vigili, non arrivano dal comando generale.

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Stefano Napoli, ex comandante dei vigili, coinvolto in uno scandalo

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Controlli di polizia (Getty Images)

In seguito ad un’inchiesta portata avanti da Report sono venute a galla verità scomode per la polizia capitolina che è finita all’interno di uno scandalo, e ha portato alle dimissioni del comandante Stefano Napoli. Il servizio di Report, intitolato “Potere capitale“, andato in onda lunedì 23 novembre ha messo luce su quello che succede all’interno del comando di polizia di Roma. La prima vittima è stato proprio il comandante che è finito in quello che è stato chiamato sex-gate. I caschi bianchi sono stati scoperti ad avere rapporti sessuali nelle auto della polizia.

Stefano Napoli si è dimesso, pochi mesi prima della scadenza del suo mandato voluto dalla Raggi, e ha mandato una lunga lettera alla sindaca di Roma. Una lettera in cui non c’erano scritti ringraziamenti e saluti, ma soltanto recriminazioni e accuse per non averlo supportato dopo che era scoppiata la bufera. L’ex comandate si sarebbe aspettato una vicinanza da parte della Raggi, che non c’è stata. Dopo le dimissioni la sindaca ha dovuto scegliere un sostituto che ha causato uno sciopero dei vigili urbani. Intanto la Procura continua le sue indagini sul caso che ha portato alla luce Report.

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